A seconda del tipo di mezzo, la revisione auto può essere annuale o bimestrale. Scopriamo qualcosa in più sull’argomento.
Tra i vari oneri a carico del proprietario di un’automobile vi è quello della revisione. Si tratta di un controllo periodico volto ad accertare le condizioni della vettura e se quest’ultima può essere ammessa a circolare su strada. Vediamo di seguito in cosa consiste, quanto costa e ogni quanto tempo va effettuata.
La normativa di riferimento
Il principale riferimento normativo in materia di revisione auto è l’articolo n. 80 del Codice della Strada. Il dispositivo, al comma 1, stabilisce che è il Ministero dei Trasporti a definire “i criteri, i tempi e le modalità per l’effettuazione della revisione generale o parziale delle categorie di veicoli a motore e dei loro rimorchi, al fine di accertare che sussistano in essi le condizioni di sicurezza per la circolazione e di silenziosità e che i veicoli stessi non producano emanazioni inquinanti superiori ai limiti prescritti“.
Le disposizioni adottate dal Ministero di competenza devono inoltre essere congruenti con le disposizioni comunitarie in materia di revisione delle varie categorie di veicoli a motore.
Revisione auto ogni quanto va fatta
Il comma 3 dell’articolo 80 del Codice Stradale stabilisce l’intervallo di tempo che deve intercorrere tra una revisione e l’altra:
- per le autovetture, gli autoveicoli destinati al trasporto merci o ad usi speciali, la revisione deve essere effettuata dopo 4 anni dalla prima immatricolazione; successivamente, va disposta ogni due anni; tali disposizioni valgono anche per gli autoveicoli adibiti al trasporto promiscuo, così come per i mezzi la cui massa complessiva non supera le 3.5 tonnellate;
- per i veicoli destinati al trasporto di persone, la cui capienza supera i nove posti (compreso quello del conducente), la revisione va fatta ogni anno; la revisione auto annuale è obbligatoria anche per taxi, autoambulanze, veicoli per trasporto di cose e ad uso speciale di massa superiore a 3.5 tonnellate, così come per i veicoli atipici e quelli da noleggio.
Gli uffici provinciali della Direzione Generale della Motorizzazione Civile possono disporre una revisione singola qualora emergano dubbi sulla sicurezza o l’idoneità alla circolazione di un veicolo; lo stesso provvedimento può essere disposto a seguito di un incidente stradale “nel quale i veicoli a motore o rimorchi abbiano subito gravi danni in conseguenza dei quali possono sorgere dubbi sulle condizioni di sicurezza per la circolazione“, secondo quanto si legge al comma 7 dell’articolo 80 del Codice della Strada.
Per alcune categorie speciali di veicoli, ovvero quelli che possono trasportare al massimo 16 persone (incluso il conducente) o quelli adibiti al trasporto di materiali non pericolosi (e con massa superiore a 3.5 tonnellate), il Ministero dei Trasporti può appaltare, per singole provincie, le operazioni di revisione ad “imprese di autoriparazione che svolgono la propria attività nel campo della meccanica e motoristica, carrozzeria, elettrauto e gommista ovvero ad imprese che, esercendo in prevalenza attività di commercio di veicoli, esercitino altresì, con carattere strumentale o accessorio, l’attività di autoriparazione”. Tali imprese, per ottenere la concessione (della durata di cinque anni) devono risultare regolarmente iscritte al Registro delle Imprese.
Revisione auto scaduta: come verificare e quali sanzioni si rischiano
Per essere sicuri di rispettare la scadenza revisione auto, è possibile effettuare una verifica, in maniera semplice e veloce. Il sito del Portale dell’Automobilista, infatti, mette a disposizione un tool online, accessibile alla sezione ‘Servizi Online’; dal menù a tendina basta cliccare su ‘Verifica ultima revisione‘ per accedere alla pagina dalla quale effettuare il controllo.
Una volta selezionato il tipo di veicolo (auto, moto o ciclomotore) e inserita la targa, è necessario digitare il codice di controllo generato automaticamente per procedere alla verifica cliccando sul tasto ‘verifica’.
Si tratta di un’operazione tanto semplice quanto importante, dal momento che consente di evitare le sanzioni previste per chi circola a bordo di una vettura non sottoposta a regolare revisione. Nello specifico, il Codice della Strada stabilisce che chi circola a bordo di un veicolo non sottoposto a regolare revisione, è soggetto ad una sanzione amministrativa che consiste nel pagamento di una somma compresa tra 168 e 674 euro. “Tale sanzione” – si legge nel Codice della Strada – “è raddoppiabile in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti“.
Chi circola in autostrada a bordo di un veicolo non revisionato entro le scadenze previste (o che non abbia sostenuto con esito favorevole la revisione) è passibile di una sanzione più severa. Nello specifico, per casi del genere, il comma 18 dell’articolo 176 del Codice della Strada dispone, oltre alla sanzione pecuniaria anche il fermo amministrativo del veicolo, da restituire al conducente solo dopo la prenotazione della revisione.
Sono previste sanzioni amministrative anche per chi circola a bordo di un veicolo che non ha superato la revisione con esito positivo (a meno che non si stia recando presso uno dei soggetti abilitati allo svolgimento della revisione); oltre al pagamento di una multa estremamente salata (il cui ammontare va da 1.941 euro a 7.767 euro), il trasgressore subirà anche il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni; nel caso di violazione reiterata, è prevista la sanzione accessoria della confisca amministrativa del mezzo.
Quanto costa fare la revisione dell’auto
Il costo della revisione auto dipende dal soggetto al quale ci si rivolge. Nel caso in cui si affidi la procedura alla Motorizzazione Civile, la revisione costa 45 euro.
Presso un’agenzia ACI, invece, la tariffa da pagare è di 65,25 euro mentre presso un centro revisioni (o una qualsiasi officina meccanica autorizzata), il costo è pari a 66,80 euro. Tale cifra è la somma del costo della revisione (45 euro) alla quale si aggiungono l’IVA, i diritti di Motorizzazione e la tariffa per il bollettino postale.
L’intera procedura è piuttosto veloce; essa consiste in alcune prove tecniche volte a testare determinate caratteristiche meccaniche del mezzo (efficacia del sistema frenante, luminosità dei fari, emissioni inquinanti) con il supporto di specifici dispositivi elettronici. Al termine delle verifiche tecniche, se l’auto è in possesso dei requisiti minimi necessari a continuare a circolare, la revisione si può considerare superata: in tal caso, il soggetto che l’ha effettuata registra sul libretto di circolazione del mezzo il buon esito delle verifiche svolte. La scadenza della revisione decorre dalla data riportata su quest’ultimo.